Israele olocausto finale?

Da Auschwitz fino a Gaza: il paradigma della modernità non è più Atene, bensì la centenaria pulizia etnica di Tel Aviv. Tsahal incarna la civiltà: mica sgozza i civili; piuttosto lancia bombe scegliendo i bersagli con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Ha elaborato un programma chiamato Habsora (Vangelo) che genera automaticamente i suoi obiettivi e funziona come una fabbrica del massacro. Oggi non si contano più i bambini assassinati dall’alto dei cieli. Morte e distruzione: tutto è pianificato. Rovesciando la realtà si è disegnata una narrazione paradossale: da oppressore, Israele è diventato “vittima”. La propaganda ha lo scopo come sempre di mascherare la realtà. Quel che oggi è in gioco non è l’esistenza di Israele, ma la sopravvivenza del popolo palestinese. La situazione tocca ogni essere umano, perché se il genocidio cessa di essere una discriminante, se cessa di essere l’ultima discriminante tra ciò che si può ancora accettare e ciò che è inaccettabile, tra ciò di fronte a cui si può tacere e ciò per cui anche le pietre devono mettersi a gridare, allora vuol dire che siamo già molto avanti nella degradazione, nella catastrofe di questa civiltà disumana, e che le macerie di tutte le nostre carte di libertà e dei diritti umani sono già a un livello stratosferico. Se noi accettiamo il genocidio, se includiamo anche il genocidio fra i possibili incidenti della storia, allora davvero non c’è più alcuna sicurezza per nessun popolo, quali che siano le armi accumulate per la difesa. Se si legittima il genocidio, mai più potremo tornare alla politica quotidiana osando ancora pronunciare parole come libertà, giustizia, progresso, nuova qualità della vita, nuovi modelli di sviluppo, vale a dire, mai più sarà possibile coprire la politica con la maschera degli ideali. Infine, se si legittima il genocidio di oggi, si perde il diritto anche alle condanne postume per i genocidi di ieri, a cominciare da quelli perpetrati dai nazisti contro gli ebrei; accettare il genocidio del popolo palestinese oggi significa cancellare il processo di Norimberga, significa chiudere nell’orrore il capitolo delle speranze universalistiche nate sulle rovine della seconda guerra mondiale. Chi assicura il diritto internazionale? Chi garantisce il diritto alla vita e alla libertà? La nazione di Israele possiede la bomba atomica ed è pronta all’uso. Il presidente Kennedy nel 1963 tentò di disinnescarla ma fu assassinato. Un arsenale nucleare segreto in grado di disintegrare la Terra. L’ignara umanità rischia la catastrofe planetaria.

18,00

COD: 9791220502610 Categorie: ,
Anno di pubblicazione

2024

Numero pagine

396

ISBN

979-12-205-0261-0

Formato

Cartaceo

Autore

Lannes Gianni

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